Il cristallo della vita

A chi mi ha spinto con amore
giù dal nido, perché potessi
volare con le mie ali

 

 

INTRODUZIONE
Com’e nata la mia passione per il sale
In qualità di riflessologa, appassionata di discipline del benessere e
futura naturopata, a un certo momento volli provare l’effetto di una seduta in
una grotta di sale. Per questa prova scelsi “BREZZA DI SALE” con sede a
Montegrotto Terme.
La titolare, una signora polacca, mi illustrò le caratteristiche della
grotta, spiegandomi che all’interno si respira puro aerosol salino, cioè un’aria
arricchita di ioni negativi come in una zona di mare, dove l’acqua si frange
contro gli scogli e produce benessere. Il soffitto è ricoperto di gesso naturale,
lavorato in forma di stalattiti, le pareti sono rivestite prevalentemente di sale
rosa dell’Himalaya, con luci schermate da piastre di sale, che danno energia
con i loro ioni e il loro colore rosa-arancione. Il pavimento è interamente
coperto di sale proveniente dalla Polonia e dal Mar Morto.
L’aria è leggera e rilassante. Una fontana con acqua salina e rami di betulla
completano un quadro di estrema serenità.
Nei giorni successivi, forse perchè non soffrivo di particolari disturbi,
non avvertii nulla di diverso nel mio corpo.Dopo qualche settimana invece,
cominciai a percepire che si scioglieva del muco in una zona interna
dell’orecchio destro e scendeva verso la laringe. Da qualche anno ormai quel
ristagno di muco mi aveva ridotto la sensibilità uditiva, perciò non me ne
ricordavo nemmeno più… L’azione dell’aerosol salino mi aiutò a eliminarlo
completamente.
Cominciai a collaborare con la titolare della grotta, praticando
trattamenti riflessologici all’interno di un ambiente straordinario e parlai di
questa esperienza con la direttrice della nostra scuola, che mi incoraggiò a
scrivere la mia tesi sugli effetti benefici del sale.
E’ stata una ricerca davvero entusiasmante, che mi ha aperto un mondo su
un minuscolo, potente elemento: IL SALE, IL CRISTALLO DELLA VITA.

CAPITOLO PRIMO
Caratteristiche e proprietà del sale
1.1 Perchè abbiamo bisogno del sale
Per la vita umana il sale e l’acqua hanno la stessa fondamentale
importanza. Infatti, l’assenza di uno di questi due elementi rende impossibile
la vita e la sopravvivenza. I benefici del sale per l’organismo umano sono
quasi sempre legati all’acqua perchè, in termini biochimici e biofisici, le
caratteristiche fondamentali dell’uno si esprimono solo in combinazione con
l’altra. La soluzione idrosalina cristallina è la matrice energetica che permette
alla vita di formarsi e di esistere.
Normalmente il fabbisogno di sale degli esseri umani è di 3-6 grammi al
giorno, cioè circa 2 kg all’anno, mentre il consumo reale è il doppio o anche il
triplo, a seconda delle abitudini alimentari nei vari paesi e, particolarmente, a
causa della notevole presenza di cloruro di sodio nei cibi conservati.
Quando esamineremo a fondo le proprietà del sale ci riferiremo a un
sale che ha mantenuto le sue caratteristiche originali e vitali, il sale integro
inalterato e naturale, rimasto com’era al momento della sua cristallizzazione
sulla terra, milioni di anni fa.
Quando, invece, parleremo del cosiddetto “sale da cucina”,
intenderemo un sale raffinato, privato di minerali e oligoelementi,
semplicemente cloruro di sodio.
1.2 Acqua e sale, fondamenta della vita
Ad un attento esame del corpo umano si osserva che è acqua e “sale”.
Nel sale cristallino naturale troviamo tutti gli elementi presenti nell’organismo.
Il sistema periodico elenca 92 elementi naturali, comprendendo sia quelli
stabili che quelli instabili e, con strumenti di misurazione adatti, ognuno di
questi elementi è rilevabile, fisicamente o energeticamente, nel sale cristallino
naturale inalterato, il quale contiene tutti i costituenti, minerali e oligoelementi
del corpo umano.
Il sale è l’ultima forma di materia che rimane quando la vita biologica si
dissolve e diventa strutturalmente più sottile. Già oltre un secolo fa , il medico
tedesco Wilhelm Schussler, ideatore della terapia con i sali “biochimici”, fornì
la prova che la cenere che si ottiene dalla cremazione dei cadaveri umani
non è che l’insieme dei sali di cui il corpo è costituito.
1.3 Il significato della parola “sale”
La parola “sale” traduce il latino “sal” e deriva da “sol” , che in tedesco è
sinonimo di “sole” e significa “acqua salsa” o “soluzione salina”, ma sta anche
per “il sole”, cioè la stella attorno alla quale gravita il nostro sistema planetario
Nel suo significato, sia mitologico sia comune, la “sole”, o soluzione salina, è
quindi “luce solare liquida”, energia luminosa liquida, incorporata in una
struttura geometrica in grado di creare la vita e conservarla.
Nella voce celtica “hall”, il cui significato è “sale”, si percepisce un’assonanza
con la parola ”heil” che designa ciò che è sacro o santo.
Per i celti il vocabolo “hall” aveva anche un’altra accezione, indicava ciò che
noi definiamo “vibrazione”, sottolineando che la mancanza di una frequenza,
di una specifica informazione, energia o forza vitale, si può colmare, dal
punto di vista energetico e biofisico , assumendo del sale.
Ancora oggi, in geologia, il sale cristallino puro viene denominato
“halite”, termine in cui ritroviamo di nuovo la parola celtica “hall”, vibrazione, e
l’assonanza con “lit”, luce. L’halite, il sale cristallino, è quindi “luce vibrante” o
“ vibrazione luminosa”
1.4 La struttura del sale
Mentre la struttura reticolare dell’acqua è un tetraedro, quella del sale è
cubica. Questi cubi ospitano i quanti di luce denominati fotoni, cioè energia
pura. Aggiungendo acqua al sale, si vincono le forze del reticolo cristallino del
sale e si libera l’energia che va a ionizzare gli elementi contenuti nel sale
cristallino. Si dà così origine a un vero e proprio mare di energia, pronto a
generare vita o conservarla.
Dal punto di vista chimico il sale è costituito da ioni sodio e ioni cloro, ai
quali sono uniti minerali e oligoelementi.
1.5 La capacità di trasformazione del sale
Dal punto di vista strutturale, il sale ha una capacità singolare. A
differenza di tutte le altre strutture cristalline, la costruzione atomica del sale
non è molecolare, ma elettrica. Questa prerogativa gli conferisce la capacità
di trasformarsi.
Un cristallo di rocca immerso in un bicchiere d’acqua trasmetterà al
liquido la sua energia e le sue frequenze, ma rimarrà lo stesso, perché troppo
legato alla materia per abbandonare la sua polarità e sciogliersi nell’acqua.
Un cristallo di sale immerso nell’acqua, invece, si scioglierà e produrrà la
soluzione idrosalina, una dimensione energetica superiore che non è nè sale
né acqua.
Facendo evaporare la soluzione, otterremo nuovamente sale.
Proprio per la sua capacità di trasformarsi autonomamente, questo
elemento non ha bisogno di essere metabolizzato dal nostro corpo, ma, in
soluzione idrosalina, cioè in forma ionizzata, è immediatamente utilizzabile e,
in questa stessa forma raggiunge il nostro cervello.
1.6 L’osmosi, il presupposto per il metabolismo delle cellule
La capacità di trasformazione del sale è di fondamentale importanza
per il nostro corpo. E’ la precondizione grazie alla quale può avvenire il
metabolismo cellulare.
Il principio vitale comune a tutti gli esseri viventi, su cui si basa il
metabolismo, è l’osmosi, cioè il processo per cui i liquidi corporei si
trasferiscono da una cellula all’altra. L’osmosi è controllata dalla
concentrazione salina nelle cellule, poichè il liquido si sposta dalla cellula
avente una minore concentrazione salina verso quella con una maggior
concentrazione. Le pareti delle cellule sono permeabili all’acqua ma non al
sale e l’organismo tende costantemente a riequilibrarne la concentrazione.
All’osmosi è legata anche l’azione antisettica del sale, perchè la sua
capacità di assorbire l’acqua dalle cellule ne causa la cessazione dell’attività
vitale. L’uso del sale è quindi un metodo per eliminare o ridurre la presenza e
la moltiplicazione di microrganismi patogeni.
1.7 Soluzioni saline
Le soluzioni saline possono avere diverse concentrazioni e, in base al
grado di concentrazione, hanno modi diversi di influenzare il comportamento
cellulare, grazie all’osmosi.
La soluzione isotonica presenta la stessa concentrazione di soluti nel
fluido intracellulare ed extracellulare, pertanto non causa un movimento netto
di acqua all’interno e all’esterno della cellula.
La soluzione ipotonica ha una concentrazione di soluti più bassa di
quella del citoplasma. Quando una cellula verrà in contatto con una soluzione
ipotonica, l’acqua entrerà dentro il citoplasma. Se la differenza è elevata, la
cellula si gonfierà fino a rischiare la rottura.
La soluzione ipertonica ha una concentrazione di soluti più alta di
quella del citoplasma. Quando una cellula è posta a contatto con una
soluzione ipertonica, l’acqua uscirà dalla cellula verso il liquido circostante
provocando il fenomeno della disidratazione cellulare.
1.8 Nessun pensiero e nessuna azione senza sale
Il nostro corpo ha bisogno di sale per compiere ogni minima azione, ha
bisogno che gli elementi in esso contenuti siano disponibili in forma ionizzata.
Il compito delle fibre nervose è quello di trasmettere le informazioni che
viaggiano sotto forma di impulsi elettrici, permettendo le comunicazioni tra il
cervello e tutti gli organi e tessuti del corpo.
Quando gli ioni potassio escono dalla fibra e gli ioni sodio non vi entrano,
perchè di dimensioni eccessive, si crea sulla membrana una tensione
elettrica tale per cui il lato esterno assume una carica positiva e il lato interno
una carica negativa. Nel momento in cui una cellula nervosa viene stimolata,
la membrana inverte repentinamente la sua polarità e diventa permeabile agli
ioni sodio. In un millesimo di secondo la tensione elettrica si trasforma,
liberando con ogni impulso nervoso un’energia di 90 millivolt : le sensazioni
vengono così tradotte in pensieri e azioni. Senza il potassio e il sodio
contenuti nel sale, non sarebbero possibili né pensieri né azioni.
1.9 La conduttività elettrica del sale
Possiamo dimostrare la conduttività elettrica del sale, con un
esperimento. Due estremità di un circuito elettrico interrotto connesse a una
lampadina vengono immerse in un bicchiere di acqua distillata. Dato che
l’acqua non conduce l’elettricità, la lampada non si illumina .
Se all’acqua si aggiunge una piccola quantità di sale, la lampada si illumina
immediatamente. Qualcosa di simile accade nel nostro corpo, quando la
carenza degli elementi naturali del sale provoca un cronico deficit di energia,
cioè di informazioni essenziali.
Il sale deve essere considerato un vero alimento vitale, con proprietà
straordinarie e caratteristiche indispensabili per la vita . Da esso attingiamo
tutto ciò che ci manca, lo spettro di frequenza che ci completa e la
disponibilità biochimica di cui abbiamo bisogno.
1.10 Malattia e mancanza di energia
Per mantenerci vitali e in salute, abbiamo bisogno di energia, sotto
forma di vivificanti informazioni specifiche e biofotoni.
Se ci manca l’energia, il sistema di regolazione del corpo, o almeno una parte
di esso, passa dal suo originario ordine a uno stato caotico che chiamiamo
malattia. Il campo vibrazionale dell’organismo muta in direzione dell’entropia,
cioè della diminuzione dell’autoregolazione . A causa della mancanza di
energia, le nostre forze di autoguarigione non sono più in grado di conservare
l’equilibrio del corpo, perciò sviluppiamo un sintomo.
Se vogliamo guarire, dobbiamo sapere quali informazioni ci occorrono
per ritornare allo stato di ordine, cioè alla salute. Se la vibrazione adatta viene
apportata all’organismo dall’esterno, il nostro corpo entra in risonanza con
essa, come uno strumento quando se ne toccano le corde.
Quando il nostro corpo è in grado di mantenere da solo quella vibrazione,
può arrivare alla guarigione. L’acqua e il sale sono di grande aiuto in questo,
perchè ci forniscono l’energia vitale di cui abbiamo bisogno.
1.11 Dall’oro bianco al veleno bianco
Senza sale la vita è impossibile, eppure, oggi è diffusa la convinzione
che il consumo di sale faccia male alla salute. Questo pensiero dipende dal
fatto che il nostro sale da cucina, cloruro di sodio, non ha più molti punti di
contatto col sale di cui abbiamo bisogno per vivere.
Fin dagli albori dell’era industriale, il sale naturale viene “ripulito”
chimicamente e ridotto a cloruro di sodio cristallino. Da sempre i minerali e gli
oligoelementi essenziali vengono semplicemente considerati delle impurità e,
come tali, eliminati. Il cloruro di sodio così isolato e innaturale, non ha più
niente a che vedere con la natura, con l’integralità e col sale genuino. L’”oro
bianco” diventa, come lo zucchero raffinato, “veleno bianco”.
Il cloruro di sodio raffinato è una sostanza aggressiva che, dal punto di
vista biochimico, cerca un agente equilibrante che gli consenta di mantenere
la neutralità, l’equilibrio nel corpo. Ha bisogno cioè del suo antagonista
naturale per essere attivo. I suoi antagonisti naturali sono il potassio, il calcio,
il magnesio e tutti gli altri minerali e oligoelementi, che possiedono le
specifiche frequenze che garantiscono la costruzione geometrica delle
strutture. In assenza di queste geometrie non riceviamo energia e quindi
nemmeno forza vitale. Dovremmo assumere il sale naturale per le vibrazioni
che contiene e che corrispondono a quelle necessarie per il nostro corpo.
1.12 Gli effetti nocivi del sale da cucina
L’organismo possiede un dispositivo di protezione intelligente che
identifica il sale da cucina come un veleno aggressivo per le cellule e da
eliminare il più presto possibile. Per questo i nostri organi escretori sono
costantemente sovraffaticati.
Il corpo tenta di rendere innocuo il sale da cucina isolandolo. Il cloruro
di sodio viene circondato da molecole d’acqua che lo neutralizzano,
ionizzandolo in sodio e cloro. Ciò significa che l’organismo è costretto a
sacrificare l’acqua altamente strutturata delle proprie cellule per rendere
inoffensivo il cloruro di sodio. Le cellule, disidratate e private della loro forza
vitale, muoiono.
La conseguenza diretta di questo processo è la formazione di edemi e
cellulite da iperacidità. L’organismo impiega ventitre grammi di acqua per
isolare un grammo di cloruro di sodio che non è in grado di espellere. Se il
cloruro di sodio è ancora presente in concentrazione eccessiva, viene
ricristallizzato con l’intervento di proteine animali resistenti alla
decomposizione, come quelle del latte vaccino, che sono prive di valore per il
corpo e andrebbero eliminate come acido urico. Quest’ultimo, a sua volta, se
non espulso, va a combinarsi col cloruro di sodio che, ricristallizzato, si
deposita prevalentemente nelle ossa e nelle articolazioni. Alla combinazione
tra cloruro di sodio e acido urico conseguono alterazioni patologiche come la
gotta, l’artrosi, l’artrite, le calcolosi renali e biliari.
Il processo di ricristallizzazione, quindi non è altro che una soluzione di
emergenza implementata dalle cellule e dagli organi per proteggere il corpo
dai danni irreparabili che possono derivare da un’alimentazione insensata.
Purtroppo, a lungo termine, questo processo assume carattere distruttivo,
perchè le sostanze nocive rimangono immagazzinate nel corpo.
1.13 Il sale sulla nostra tavola
Solo una frazione infinitesimale della produzione mondiale di sale entra
nelle nostre cucine come sale di qualità, sale da cucina , sale da tavola o sale
alimentare.
Campagne pubblicitarie intensive cercano di convincere il consumatore che
sia salutare aggiungere al sale da cucina degli alogeni quali lo iodio e il
fluoro. Lo iodio viene aggiunto perchè avrebbe effetti benefici sulla tiroide, il
fluoro perchè difenderebbe i denti dalla carie. Eppure i composti che li
contengono non fanno che aggravare la tossicità del cloruro di sodio.
La tesi, secondo cui la Germania sarebbe un’area carente di iodio, ha
avuto la conseguenza di far sottoporre tutti i cittadini tedeschi, austriaci e
svizzeri ad una medicalizzazione forzata a base di iodio .
Valutando i risultati, si può osservare che il numero delle persone che hanno
avuto conseguenze e danni alla salute per l’aggiunta di fluoro o iodio al sale
da cucina è di gran lunga superiore a quello dei consumatori che ne hanno
avuto giovamento. Alcuni scienziati sono del parere che l’organismo non sia
in grado di metabolizzare i composti additivati con iodio e fluoro.I
Le sostanze aggiunte agli alimenti come fluorurati, iodati, tiocianati,
acidi clorici, polifenoli e sali metallici accelerano notevolmente la formazione
nello stomaco di nitrosammine, annoverate tra i cancerogeni più aggressivi,
in grado di provocare in modo selettivo tumori a carico di vari organi.
Una ragionevole prevenzione dei tumori dovrebbe imporre l’assoluta
astinenza dallo iodio.
Il fatto che il Giappone, il paese che ha la maggiore diffusione di iodio,
abbia la più alta percentuale di tumori alla tiroide a livello mondiale(il 25%),
dovrebbe far riflettere.L’incidenza di questo tipo di neoplasia negli altri paesi
diminuisce proporzionalmente al calo del consumo di iodio.
I ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012.
Secondo uno studio americano, lo iodio aggiunto al sale da cucina
sarebbe persino responsabile della diminuzione del liquido seminale nei
maschi.II
L’autorevole rivista tedesca “Oko-Test” ha bollato come “sconsigliati” i
composti alogeni organici contenenti iodio, fluoro, bromo e cloro, poiché
molte di queste combinazioni sono ritenute allergeniche e cancerogene.
Spesso il sale da cucina contiene anche dei conservanti per i quali non esiste
l’obbligo di denuncia : carbonato di calcio, carbonato di magnesio, E 535, E
536, E 540, E 550, E 551, E 552, E 553b, E 570, E 572 e idrossido di
alluminio, che servono per migliorare la cospargibilità del sale.
All’alluminio, un metallo leggero, che ha la tendenza al accumularsi nel
cervello, e che noi assumiamo con i cibi preconfezionati e le bibite in lattina, è
stata attribuita la responsabilità dell’elevata incidenza del morbo di Alzheimer
negli U.S.A. L’alluminio ha un’azione deleteria sugli astrociti, cellule che
nutrono il cervello. L’alluminio impedisce alle fibre nervose la formazione
delle sinapsi, interrompendo il flusso delle informazioni e quindi anche il
pensiero, mentre il sale contenuto nel nostro corpo è quello che ci consente
di pensareIII.
Per il corretto funzionamento del nostro organismo e per assimilare
meglio minerali e oligoelementi abbiamo bisogno di calcio, potassio e
magnesio nella forma genuina che l’integrità del sale ci mette a disposizione.
II ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
III Ibidem

CAPITOLO SECONDO
Le fonti del nostro sale
2.1 Il sale marino
Sul nostro pianeta esiste sale in abbondanza, in particolare negli
oceani, che coprono circa il 70% della superficie terrestre. Purtroppo però, a
causa dell’inquinamento da metalli pesanti e di altre sostanze riversate in
mare a causa di incidenti e catastrofi ambientali, il sale marino non ha più
l’influenza benefica che aveva in passato sulla nostra salute. A peggiorare la
situazione interviene la raffinazione , adottata dall’80 % dei produttori di sale
marino, che trasforma il sale integrale in sale da cucina, nocivo per il nostro
organismo.
2.2 Il salgemma
Il sale di miniera è per il 95% salgemma, ossia un prodotto che
conserva la sua integrità naturale ed è perciò di gran lunga più pregevole del
sale da cucina industriale, tuttavia la pressione a cui sono stati sottoposti gli
elementi che lo costituiscono non è stata sufficientemente forte da integrarli
nel reticolo cristallino, e ve li ha legati solo parzialmente o in minima parte.
Anche se presenti nel salgemma, questi elementi sono troppo grossolani per
essere assimilati dalle nostre cellule. Per la maggior parte il salgemma viene
trasformato attraverso varie lavorazioni in sale da cucina. Oggi lo si trova
come condimento nei negozi di prodotti naturali e nelle erboristerie. Il
salgemma grezzo viene usato nell’alimentazione animale.
2.3 Il sale cristallino
Giacimenti di salgemma sono attraversati da irregolari vene di sale
cristallino trasparenti, gialle, arancione, rosa, azzurre o viola. Il più diffuso è
quello color arancione, la cui colorazione è dovuta all’alta concentrazione di
ferro, mentre un elevato contenuto di solfati e magnesio si riconosce dal
caratteristico sapore amarognolo. Il sale dal colore viola è quello dall’effetto
salutare più marcato.
Il termine “sale cristallino” è fuorviante, poiché, naturalmente, tutti i tipi di sale
sono cristallini. La denominazione corretta sarebbe “salgemma cristallino” o
“pura halite” . Un tempo era anche conosciuto come “sale regale”, dato che è
molto raro e, allora accessibile solo ai ricchi. Altre denominazioni correnti
sono ”sale alessandrino “ o “sale dell’Himalaya” .
Nel sale cristallino, gli elementi essenziali necessari al nostro
organismo sono presenti in forma complessa, con particelle facilmente
assimilabili dalle cellule umane. La forma colloidale degli elementi, l’ideale
struttura del sale, e l’alta qualità energetica che ne deriva sono le migliori
premesse per rifornirci di minerali indispensabili per alzare il nostro livello
energetico in maniera semplice ed efficace.
Il sale cristallino si forma a un’elevata pressione geomeccanica . Più
alta è la pressione, e più elevata è la qualità della struttura cristallina nella
sua struttura spaziale ordinata. Per accertarsi che in esso si trovino davvero
tutti gli elementi bisognerebbe analizzare ciascun giacimento singolarmente.
In alcuni tipi di sale cristallino esaminati chimicamente si riscontra la
presenza di soli quaranta elementi. Lo stesso sale esaminato con
procedimenti biofisici presenta però le vibrazioni e le frequenze di tutti gli
elementi del sistema periodico, esclusi i gas nobili. Ciò significa che può
fornire al nostro organismo tutte le informazioni necessarie per guarire.
Molti commercianti asseriscono che la composizione del loro sale
corrisponde a quella dei mari primordiali. Probabilmente questa affermazione
è approssimativa, fatto che però non sminuisce necessariamente l’efficacia
del sale.
2.4 Attenzione nell’acquisto
E’ evidente che non è facile per il profano valutare la qualità dei diversi
tipi di sale. Insistiamo perciò presso il commerciante per conoscerne la
provenienza, il tipo di estrazione, gli esami scientifici richiesti e accertiamoci
che soddisfi il codex alimentarius, cioè la normativa che disciplina la materia
a livello mondiale. Teniamo in considerazione che la lavorazione a mano
inciderà in maniera determinante sul costo del prodotto.

CAPITOLO TERZO
Gli effetti benefici del sale
3.1 L’effetto terapeutico del sale
Da millenni il sale è considerato un toccasana. Gli alchimisti lo
chiamavano il “quinto elemento”, con l’acqua, la terra, l’aria e il fuoco.
Circa un secolo fa l’industrializzazione introdusse la mania della purezza
chimica, così l’umanità cominciò ad allontanarsi dalla natura . Per fortuna, in
tempi recenti, il sale è tornato da protagonista, sia nella cura della pelle , sia
in altre applicazioni, in soluzione, per i bagni, per le inalazioni e per i lavaggi
indicati in caso di affezioni delle vie respiratorie.
3.2 L’effetto neutralizzante del sale
L’effetto benefico del sale è riconosciuto anche dalla medicina ufficiale.
Nella miniera di Wieliczka, a dodici chilometri da Cracovia, si trova la più
grande galleria di sale d’Europa che ospita, a duecentoventisei metri di
profondità, un ospedale per pazienti affetti da asma, malattie polmonari e
allergie. Qui sono state curate, col 90% di guarigioni, diverse migliaia di
malati . Queste stesse terapie si applicano con successo presso la cava di
sale di Berchtesgaden, in Germania.IV La speleoterapia, riconosciuta dalla
medicina ufficiale, sfrutta l’aria pura delle gallerie di sale.
Se l’aria è così salubre all’interno delle grotte di sale, viene spontaneo
chiedersi perchè l’aria aperta ci faccia ammalare. Le nostre case sono
strapiene di apparecchiature che emettono onde elettromagnetiche. TV,
computer, forni a microonde, telefoni cellulari provocano un surplus di ioni
IV ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
positivi che disturba l’equilibrio tra particelle con carica positiva e carica
negativa nell’aria. Da ciò consegue il rilascio di un maggior numero di
particelle di polvere con carica positiva. Una telefonata di soli trenta secondi
con un telefono cellulare mette fuori combattimento, per otto ore, la barriera
emato-encefalica, che protegge il nostro cervello dalle tossine.
3.3 Le grotte di sale come ospedali naturali
La forza neutralizzante del sale è in grado di rendere inoffensive le
dannose emissioni elettromagnetiche presenti nel nostro ambiente, quelle
che ci fanno ammalare.
Questa forza viene sfruttata anche dall’industria nucleare per lo
stoccaggio delle barre combustibili nelle miniere di sale dismesse, il sale è
infatti capace di neutralizzare perfino la radioattività.
I benefici che si ottengono nella galleria terapeutica di sale non
derivano solo dall’aria pura, ma anche dalle vibrazioni che essa contiene e
che sono le stesse del corpo umano, essendo entrambi costituiti dagli stessi
elementi. Da ciò derivano le risonanze che possono innescare i meccanismi
di autoguarigione e autoregolazione, ripristinando l’equilibrio originario del
nostro corpo malato e privo delle sue frequenze naturali. Nelle profondità
della terra, avvolto da milioni di tonnellate di sale, l’organismo subisce
l’imponente influenza di quelle frequenze e, assorbendole, annulla il suo
deficit energetico.
In linea di principio tutti i sintomi delle patologie, non solo di quelle a
carico delle vie respiratorie, possono essere trattati con le terapie a base di
sale.
Un’indagine eseguita su persone affette da patologie del fegato ha
confermato questo dato in maniera impressionante. Già dopo solo due ore e
mezza trascorse nella grotta di sale, i valori epatici dei pazienti sono miglorati
visibilmente. Naturalmente malattie conclamate e manifeste non si possono
dire debellate in così breve tempo. L’organo interessato riprenderà,
purtroppo, le sue vibrazioni guaste, già dopo sole ventiquattr’ore, a meno che
la terapia non si ripeta con cadenza giornaliera. V
Tuttavia il dato incontrovertibile è che il potere terapeutico del sale
riesce a mantenere, a livello energetico, l’ordine di un organismo sano per un
intero giorno. Purtroppo poche persone possono permettersi di trascorrere
ogni giorno alcune ore in una galleria di sale.
La cura a base di soluzione idrosalina cristallina, per via orale, che già
secoli fa si usava fare, rappresenta una valida alternativa alla portata di tutti.
3.4 I risultati delle ricerche
La centralità del sale per l’organismo umano è ormai un concetto
comunemente accettato, ma a tutt’oggi mancano degli studi sull’integralità e
sulle proprietà biofisiche di questo elemento. Per colmare lacune tanto
importanti, il biofisico Peter Ferreira ha iniziato nel 2000 una ricerca sugli
effetti del sale sull’organismo umano dal punto di vista biofisico.
Molti altri, scienziati, medici e ricercatori di fama, hanno contribuito a
dimostrare l’efficacia dei trattamenti con l’acqua e il sale naturali.
La differenza decisiva tra il sale da cucina comune e il sale cristallino
dell’Himalaya non va ricercata nella composizione biochimica, ma
nell’efficacia bioenergetica che si riflette sugli esseri viventi.
Oggi disponiamo di vari metodi diagnostici biofisici, come l’elettroagopuntura
secondo Voll, da cui derivano la diagnostica segmentale e l’organometria con
il sistema IMEDIS
3.5 Esami biofisici eseguiti con la diagnostica segmentale(IMEDIS)VI
V ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
VI Ibidem
Il sistema professionale IMEDIS permette di rilevare lo stato
omeostatico primario (di partenza) e l’immediata reazione del corpo ai
cambiamenti ambientali. In un primo momento le misurazioni avvengono in
un ambiente “neutro”, che possa fornire i valori di riferimento con cui
confrontare i dati dei sistemi dell’organismo in risposta alle condizioni
ambientali alterate.
Le rilevazioni si servono dell’organometria biofunzionale (EAV) e della
diagnostica segmentale per dimostrare gli effetti energetico-informativi
dell’assunzione di acqua e sale naturali sull’omeostasi umana. Le misurazioni
organometriche eseguite rivelano che, in seguito al trattamento con sale
cristallino, gli scostamenti rispetto ai valori di riferimento diminuiscono in
modo costante e graduale. Ciò conferma inequivocabilmente l’effetto
energetico-informativo benefico dell’acqua e del sale naturali sull’omeostasi.
L’analisi biofunzionale dei risultati forniti dalla diagnosi segmentale, cioè
la diagnosi degli organi e delle reazioni del sistema nervoso vegetativo,
dando informazioni fondamentali sugli effetti energetico-informativi dell’acqua
e del sale cristallino sull’omeostasi dei volontari esaminati, consente di
rilevare le tendenze patologiche e prepatologiche in atto, i disturbi funzionali e
le tensioni fisiche presenti nell’organismo.
3.6 Esperimento con il sale da cucina e il sale dell’Himalaya VII
Il seguente esperimento conferma in maniera impressionante i diversi
effetti del sale cristallino rispetto a quelli del sale da cucina.
L’obiettivo era evidenziare le variazioni rilevate dai volontari successivamente
all’assunzione della soluzione di sale da cucina e di sale cristallino.
VII ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
L’esperimento prevedeva prima la misurazione dello stato di partenza dei
volontari, quindi la rilevazione delle variazioni intervenute in risposta alla
soluzione di sale da cucina e della soluzione di sale cristallino.
Dopo la somministrazione di un cucchiaino di soluzione di sale da
cucina le disfunzioni preesistenti negli organi e nel sistema nervoso si
aggravavano e il soggetto accusava un deficit di energia. Questo dimostra
che, dopo aver assunto il sale da cucina, l’organismo è costretto a investire
dell’energia propria per neutralizzare ed espellere questo prodotto raffinato.
Entro un’ora i volontari assumevano un cucchiaino di sale cristallino. La
valutazione successiva metteva in luce, non solo la compensazione del deficit
di energia indotto dalla soluzione di sale da cucina, ma addirittura una
sensibile tendenza all’attenuazione delle disfunzioni preesistenti
nell’organismo.
Questo esperimento dimostra che l’organismo umano è costretto a
sacrificare parte della sua energia per neutralizzare gli effetti nocivi
dell’assunzione di sale da cucina, sostanza che percepisce come estranea.
Al contrario, la soluzione di sale dell’Himalaya lo aiuta a compensare il deficit
indotto dal sale da cucina e a migliorare eventuali disfunzioni organiche
preesistenti.
3.7 Studio con circa 400 volontariVIII
Metodo
Nel corso di questo studio sono stati esaminati circa 400 volontari, 197
dei quali in modo continuativo. Lo scopo dello studio era individuare gli effetti
di un trattamento mirato con acqua e sale sull’organismo umano. Tutti i
volontari sono stati invitati ad assumere ogni giorno un cucchiaino di
soluzione di sale cristallino naturale dell’Himalaya, diluito in due litri d’acqua
VIII ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
di sorgente naturale con un alto valore biofisico. I volontari dovevano
possibilmente evitare il consumo di sale da cucina raffinato, sostituendolo col
sale cristallino.
Un gruppo veniva sottoposto a controlli diagnostici mensili, gli altri
avevano controlli sporadici. L’assunzione di acqua e sale doveva protrarsi per
almeno tre mesi, e i volontari, per non falsare i risultati, non dovevano
cambiare le loro abitudini alimentari.
Conclusioni
Gli esami hanno confermato inequivocabilmente che, con l’assunzione
di acqua e sale, tutte le disfunzioni preesistenti, siano iperfunzioni o
ipofunzioni, possono essere compensate e gli organi possono essere
riequilibrati stabilmente. L’organismo, secondo lo stato sintomatico
individuale, può ritornare progressivamente allo stato naturale originario.
I risultati dello studio sull’effetto positivo del sale cristallino dell’Himalaya
sull’organismo umano, raccolti da Peter Ferreira, sono stati recentemente
confermati e dimostrati in ambito medico con una ricerca in doppio cieco
realizzata presso l’Università di Graz.
3.8 Il sale cristallino favorisce l’espulsione delle proteine animali
L’osservazione di un ampio gruppo di volontari ha portato a risultati
interessanti anche per la medicina tradizionale. Per quattro settimane un
campione in esame ha assunto quotidianamente un cucchiaino di soluzione
di sale cristallino. Dagli esami eseguiti su centoventitre pazienti in questo
arco di tempo, la dottoressa Elisabeth Scherwitz-Josenhans ha rilevato un
elevato tasso di proteine animali nelle urine di più dell’80% dei soggetti
considerati.
Sulla base di questo risultato si può concludere che, in virtù delle sue
capacità di ricostruire le strutture e grazie agli antagonisti naturali che
contiene, la soluzione di sale cristallino rende possibile l’espulsione delle
proteine animali difficilmente decomponibili.IX
3.9 La soluzione idrosalina, la forza vitale della simbiosi
Ogni processo vitale nell’universo, dal microcosmo al macrocosmo, è
direttamente legato al potenziale di energia che scaturisce dal contatto fra
sale e acqua. Quando acqua e sale si combinano, la struttura geometrica di
entrambe le sostanze cambia e nasce qualcosa di nuovo: la soluzione
idrosalina. Il sale si scinde nei suoi ioni, che vengono inglobati dalle parti
polarizzate delle molecole dell’acqua. Attraverso questa ionizzazione si libera
l’energia di acqua e sale, che diventa immediatamente assimilabile dal corpo
umano. Il sale non ha bisogno di essere metabolizzato, ma è
immediatamente disponibile. Quando l’acqua evapora, riotteniamo il sale
nella sua forma originaria.
La trasformazione di acqua e sale nella soluzione idrosalina ricorda
l’atto della procreazione. Una nuova vita può infatti nascere solo fondendo
due diverse polarità, quella dello sperma e quella dell’ovulo, proprio come
acqua e sale sacrificano le proprie identità per raggiungere una dimensione
superiore e, lasciandosi andare, si fondono in una nuova entità.
Un vero atto di amore incondizionato che è la forza potenziale più
grande della nostra realtà.
La sovrapposizione di diversi elementi con frequenza e polarità uguale ,
ciò che la chimica definisce “matrimonio molecolare “, è un processo che
produce un effetto di risonanza in cui l’energia si conserva e si potenzia,
generando una nuova dimensione, cioè una nuova vita.
Anche quando questo accade nella vita di noi uomini lo chiamiamo
matrimonio.
IX ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
Se siamo pronti ad abdicare alle nostre polarità individuali in favore di
un grado superiore di consapevolezza , espandiamo le nostre energie con un
effetto implosivo che ci permette di elevarci a una dimensione nuova e
superiore e di proseguire quell’etica innata che è finalizzata non solo a
conservare la vita, ma a crearne una nuova.
3.10 Il mare dentro di noi: trasfusioni di sangue o di acqua di mareX
A guardare bene portiamo il mare dentro di noi. Il nostro sangue è
soluzione idrosalina all’1%, come il liquido amniotico e lo sperma umano.
Anche le lacrime e il sudore sono soluzioni saline.
A questo proposito è interessante un passaggio di un articolo dei dott.
Giovanni Boni e Pierre Lafarge, pubblicato nel numero di marzo 1970 della
rivista Let’s live, in cui parlano dell’”incomparabile relazione fra un corpo e il
suo proprio sangue” .
Dopo aver ammesso che la letteratura medica “concorda pienamente
sui pericoli delle trasfusioni di sangue”, i medici dicono: “non si può fare a
meno di chiedere come mai una pratica così pericolosa, irrazionale e
primitiva, continui ancora oggi e, in un certo senso, si imponga”. Chiedono
“perchè correre inutili rischi, quando è disponibile un’alternativa?” Affermano
che “questa alternativa consiste nella somministrazione di trasfusioni di un
liquido che è assolutamente innocuo, perfettamente accettato dal corpo,
facile a procurarsi e facile a conservarsi, ed è vivo come il sangue che scorre
nelle nostre vene, l’acqua di mare”. Spiegano che è un’acqua di mare
naturale, raccolta e sottoposta a trattamento per renderla adatta alle esigenze
dell’organismo. “In Francia si usa molto estesamente (anche negli ospedali
militari ) e si chiama Plasma de Quinton”. I medici citati preferiscono l’acqua
X Svegliatevi 8/8/74 Ed WatchTower Bible and Tract Society of Pennsylvania
di mare naturale trattata alla soluzione salina artificiale, definita fisiologica,
che contiene 9 grammi di NaCl per ogni litro d’acqua.
Il biologo Renè Quinton, per dimostrare l’efficacia dell’acqua di mare
come sostituto del sangue, effettuò trasfusioni con acqua marina diluita su
diversi animali che, dopo il trattamento risultarono più vivaci di prima.
3.11 Il plasma di Quinton
Il plasma marino contiene quasi tutti gli elementi della tavola periodica.
I sali minerali e gli oligoelementi sono in esso contenuti nel dosaggio e nella
forma corrispondente a quella dell’ambiente interno dell’organismo umano.
Il Plasma di Quinton, dal nome del suo scopritore, è pura acqua di oceano
sterilizzata a freddo e le sue caratteristiche, assumendola per via orale o per
uso topico, permettono di rimineralizzare l’organismo, ristabilendo il
metabolismo minerale alterato e l’equilibrio ionico.
Una cura con acqua di mare moltiplica fino a 10 volte il tasso di
magnesio interno, con notevole miglioramento delle manifestazioni allergiche,
dell’assimilazione dei nutrienti e diminuzione delle fermentazioni
gastrointestinali. L’uso del Plasma di Quinton è consigliato per problemi
dermatologici come dermatite, acne, foruncoli, blefariti, eczemi, psoriasi,
punture d’insetti, orticaria. Per l’apparato gastroenterico reca effetti benefici in
caso di afte, colite, diarrea, colon irritabile, gastrite, gastroenterite, stipsi,
emorroidi.
E’ d’aiuto nelle problematiche sessuali quali andropausa, astenia
sessuale, candidosi, sindrome premestruale, menopausa. Viene
raccomandata nella cura dell’artrosi, nelle infiammazioni dei tendini, dei
muscoli e dei nervi, per combattere l’obesità e la cellulite e per i disturbi delle
prime vie respiratorie.
3.12 Le proprietà curative della soluzione idrosalina
La soluzione idrosalina concentrata è composta per il 74% di acqua e
per il 26% di sale. Poiché la sua struttura cristallina ha un effetto assai
duraturo, lo spettro di vibrazioni che essa trasmette al nostro corpo si
mantiene per oltre ventiquattr’ore. Con la soluzione idrosalina possiamo
restituire al nostro organismo proprio le oscillazioni che gli mancano quando
è malato. Non importa quanta ne assumiamo, visto che in termini biofisici, ciò
che conta è la qualità, perciò è fondamentale la qualità del sale con cui
prepariamo la soluzione.
Prendiamo ogni mattina, a digiuno, un cucchiaino da tè di soluzione in
un bicchiere d’acqua di buona qualità. Dal punto di vista biochimico, l’effetto
immediato sarà una stimolazione della peristalsi dello stomaco e dell’intestino
che, a sua volta, favorirà il metabolismo e la digestione. Si ristabilirà quindi un
equilibrio elettrolitico, che migliorerà la conduttività nel corpo e avrà
ripercussioni positive sulla circolazione. Col sale la corrente energetica
riprenderà a fluire.
3.13 L’effetto riequilibrante della soluzione idrosalina
Al contrario del sale da cucina, la soluzione idrosalina non è vietata ai
soggetti ipertesi, anzi è in grado di abbassare la pressione del sangue
nell’arco di quindici minuti . Questo fatto tuttavia non ne fa un farmaco contro
l’ipertensione, visto che, nelle persone affette da pressione bassa, ha l’effetto
di aumentarla. Ciò dimostra che la soluzione idrosalina è un efficace agente
equilibrante.
Ricerche condotte negli Stati UnitiXI per oltre quattro anni, hanno
dimostrato che l’infarto cardiaco ha, nei soggetti con una bassa
XI ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
concentrazione di sale nelle urine, un’incidenza quattro volte superiore
rispetto a quella che si riscontra in soggetti con una normale concentrazione
di sale nelle urine. Perciò, quando si sconsiglia l’uso del sale agli ipertesi, ci si
dovrebbe chiedere di quale tipo di sale stiamo parlando. Se il sale da cucina
è nocivo, non si può dire la stessa cosa della soluzione idrosalina preparata
con sale cristallino.
3.14 La soluzione idrosalina per un perfetto equilibrio fra acidi e alcali
La soluzione idrosalina è anche uno straordinario mezzo per
armonizzare l’equilibrio tra acidi e alcali. Ci aiuta a eliminare metalli pesanti
come mercurio, piombo, arsenico, amalgama ed eventuali depositi calcarei,
perchè è in grado di rompere i composti molecolari. Questa proprietà può
essere evidenziata con un esempio elementare. Se proviamo a introdurre in
un bollitore incrostato di calcare una piccola quantità di soluzione idrosalina al
26%, diluita ulteriormente in acqua e a farla bollire per qualche secondo,
vedremo che il calcare inizierà a sciogliersi. Questo fenomeno è una
semplice reazione chimico-fisica per cui la forte strutturazione e l’effetto
ionizzante del sale cristallino spezzano i composti molecolari e
successivamente idratano i singoli elementi in soluzione.
Il nostro organismo merita una cura disintossicante che lo liberi dal
rischio di arteriosclerosi e dall’accumulo di metalli pesanti e altre impurità, la
soluzione idrosalina può agire potentemente in questa direzione.
3.15 L’aggravamento dei sintomi con cui ha inizio la purificazione
L’effetto del sale cristallino sull’organismo è esattamente l’inverso di
quello dei farmaci. Questi mirano a sopprimere i sintomi, mentre l’apporto di
energia del sale cristallino mette maggiormente in evidenza i sintomi latenti e
magari non ancora manifesti. Perciò all’inizio si può avere un aggravamento,
analogo a quello che è noto in omeopatia, a carico di un punto debole
dell’organismo, di un organo o di una parte già interessata da una
disfunzione.
I soggetti affetti da patologie come reumatismi, gotta, artrite o artrosi,
oppure con accumuli già consolidati, dovranno assumere, quotidianamente e
con regolarità la soluzione idrosalina, per ristabilire il corretto spettro di
frequenza dell’organismo.
Col passare del tempo l’organismo inizierà a sciogliere i depositi nocivi
e, metabolizzandoli, a smaltirli. Lo stesso vale per le calcolosi renali e biliari,
che possono essere risolte dall’organismo con le proprie risorse e senza
l’intervento della chirurgia. La rottura delle strutture dei calcoli e la loro
conseguente eliminazione, tuttavia, a volte possono essere accompagnate da
coliche dolorose.
3.16 La purificazione avviene ciclicamente
Dato che il corpo riceve dalla soluzione idrosalina l’energia che gli serve
per rigenerarsi, la purificazione avviene ciclicamente e a ondate. Una
disintossicazione ciclica non è molto piacevole per chi la subisce e con ciò
acquisisce la percezione acuta del suo problema di salute. Essa è il mezzo
per eliminare scorie e tossine, che semplicemente non devono rimanere nel
corpo. Acqua e sale infatti, disintossicano l’organismo. Se un’alimentazione
sbagliata ha provocato un’eccessiva fermentazione intestinale o ha innescato
processi di putrefazione, la soluzione può avere effetti lassativi. Anche se
fastidiosa, l’eventuale diarrea, cioè la pulizia urgente dell’intestino, è da
considerare un segno positivo.
3.17 L’effetto della soluzione idrosalina sulle dipendenze da sostanzeXII
Persino i tossicodipendenti traggono giovamento dall’assunzione della
soluzione idrosalina durante le cure disintossicanti. Una ricerca condotta a
Zurigo ha dimostrato che la sua assunzione continuativa riduce
drasticamente l’assuefazione negli eroinomani.XIII
La maggior parte delle persone affette da dipendenze, anche
alimentari, sono convinte di non poter fare a meno della sostanza a cui sono
assuefatte. Il soggetto zucchero-dipendente, ad esempio, crede che il suo
corpo chieda zucchero, ma in realtà è vero il contrario. Le sostanze verso cui
stabiliamo rapporti di dipendenza sono quelle rimosse nella fase di
lavorazione dei prodotti.
Gli alimenti raffinati, come lo zucchero bianco, composti isolati derubati
della loro integralità da processi snaturanti, generano nel corpo umano
l’attività di sostanze messaggere che innescano il desiderio di ripristinare e
quindi metabolizzare proprio le sostanze di cui sono stati privati. I prodotti
scissi o raffinati sono perciò da considerare al pari delle sostanze
stupefacenti, perchè il corpo, dopo averli assunti, esigerà che gli siano
restituiti gli elementi precedentemente tolti. In questo caso l’organismo
avverte una mancanza e si ammala, cioè contrae una dipendenza. L’apporto
equilibrante della soluzione idrosalina, con la sua forza naturalmente
strutturata, contribuirà a diminuire l’assuefazione.
Questo meccanismo si può applicare ai bambini dipendenti da
zucchero. L’aggiunta di una piccola quantità di soluzione idrosalina nell’acqua
da bere ridurrà naturalmente il loro desiderio della sostanza che dà loro
dipendenza.
XII ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
XIII Ibidem
3.18 La soluzione idrosalina : un balsamo per la pelle
La soluzione idrosalina è un meraviglioso aiuto nel trattamento delle
malattie della pelle. Anche la medicina ufficiale fa uso delle terapie al sale
per curare le malattie dermatologiche gravi. Tutte le persone con problemi di
pelle, e soprattutto quelle affette da neurodermite, psoriasi o scabbia,
conoscono gli effetti benefici del sale. Se la pelle è lo specchio della
condizione interna del nostro corpo, la soluzione idrosalina darà al corpo la
possibilità di ripulirsi sia internamente che esternamente. All’inizio
dell’assunzione il disturbo potrebbe aggravarsi e potrebbero insorgere diarree
purificanti, ma dopo la purificazione la pelle tornerà integra e sana.
3.19 Una bevanda salata che salva la vitaXIV
Nella preparazione di questa bevanda il sale non è l’elemento
principale, tuttavia ho ritenuto opportuno includere la soluzione reidratante
orale (ORS) in questa trattazione sugli effetti benefici del sale, perchè il sale
ne è un elemento essenziale.
La disidratatazione è una delle cause di morte nei malati di colera e
nelle persone, (soprattutto bambini) affette da diarrea provocata da qualsiasi
patologia. Nei paesi in cui l’assistenza sanitaria lo consente, per curarla sono
a disposizione farmaci, sali reidratanti per via orale e terapia reidratante per
via endovenosa.
Nei luoghi in cui, per diversi motivi, non è possibile avere a disposizione
questi mezzi, si può preparare un ottimo rimedio casalingo con:
Sale: un cucchiaino raso
Zucchero: otto cucchiaini rasi
Acqua: un litro
XIV Svegliatevi 22-09-1985 Ed. Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
Posologia: la quantità somministrata dovrebbe corrispondere
approssimativamente a quella dei liquidi perduti, tuttavia se ne può bere
quanta il nostro corpo ne richieda .
I medici dubitano dell’efficacia di questa soluzione quando lo stato di
disidratazione è avanzato, ma ritengono svolga un ruolo essenziale se
somministrata quando la diarrea è agli inizi.
Nella cura di pazienti affetti da colera, si ottengono ottimi risultati sostituendo
lo zucchero con 50-80 grammi di polvere di riso cotto.


SALE ROSA DELL’ HIMALAYA

 

CAPITOLO QUARTO
Le applicazioni del sale
Questa parte sarà dedicata alla preparazione della soluzione idrosalina
e alle sue molteplici applicazioni.
Vi saranno inoltre descritti altri usi del sale, impiegato da solo o in sinergia
con altre sostanze, sia per l’igiene che per il benessere e la bellezza .
Ritengo che essere in salute, intesa come espressione di equilibrio tra
le componenti spirituale, fisica, mentale ed emozionale dell’essere umano,
sia una sensazione meravigliosa, perciò la manifestazione esteriore della
salute deve essere la bellezza, che si esprime come luminosità del viso e
armonia del corpo.
4.1 Avviare consapevolmente il cambiamento
Se abbiamo il desiderio di cimentarci nell’uso di acqua e sale, è
importante comprendere che questi due elementi primordiali della vita ci
offrono la possibilità di fare un cambiamento radicale.
Il processo di svolta non coinvolge solo il nostro corpo, che comunque
ne risente maggiormente, ma anche la nostra mente e la nostra essenza
vitale. Dobbiamo essere pazienti e concederci il tempo e la calma necessari
per guarire dall’interno e mantenerci sani.
Confrontiamoci serenamente con l’aggravamento dei sintomi, che
possono verificarsi nella fase iniziale, consapevoli che lasceranno il posto a
un benessere meraviglioso.


4.2 La preparazione della soluzione salina cristallina
Come ho detto in precedenza, il tipo di sale più adatto per questo tipo di
preparazione è il sale dell’Himalaya, dato che è il più completo sia dal punto
di vista biochimico che biofisico.
Mettere alcuni pezzi di sale in un vaso di vetro con coperchio,
perfettamente pulito e coprirli con acqua di buona qualità, in modo che
l’acqua ricopra il sale e ne superi il livello di quattro-cinque centimetri. Dopo
ventiquattr’ore circa, il sale si sarà sciolto completamente e la soluzione
risulterà satura, cioè conterrà il 26% di sale. Da quel momento in poi i cristalli
non si scioglieranno più, a meno che non si aggiunga altra acqua. Finché
alcuni cristalli saranno visibili avremo la certezza che la soluzione idrosalina
è satura e potremo prelevare ogni giorno la quantità che ci serve.
Potremo rabboccare il vaso fino al totale scioglimento dei cristalli ma, in
questo caso, prima di utilizzare la soluzione sarà necessario aggiungere altro
sale per garantire la saturazione .
Il coperchio serve semplicemente per la polvere, perchè la soluzione è
sterile. L’acqua salina satura non consente la proliferazione di microrganismi
come germi, virus, funghi e batteri e quindi non ha una data di scadenza.
4.3 La cura idrosalina orale
Nell’assunzione della soluzione idrosalina per via orale, ciò che conta
non è la quantità, ma il contenuto energetico, cioè l’informazione che apporta,
perciò, in questo senso, anche la misura di un cucchiaino da caffé è da
intendersi simbolicamente. Nell’ottica biochimica, infatti, questa quantità
basta già a dare al corpo il sale necessario, nel caso specifico sotto forma di
soluzione idrosalina isotonica . Nell’ottica biofisica, invece, alcune gocce sono
già sufficienti, poiché il corpo si rigenera ciclicamente e l’applicazione
regolare e continuativa è molto più significativa della quantità assunta.
In realtà non è del tutto corretto parlare di cura, perchè una cura ha
sempre una durata limitata nel tempo, mentre la soluzione idrosalina può,
anzi dovrebbe, essere assunta ogni giorno, per tutta la vita.
Che si adotti questa “cura” o no, il sale raffinato va scrupolosamente
evitato e, per quanto possibile, eliminato dalla propria alimentazione.
Questa buona abitudine garantirà sicuramente ottimi risultati. Nella
maggior parte dei piatti precotti e negli alimenti confezionati c’è già una certa
quantità di cloruro di sodio aggiunto come conservante, perciò, se non si
vuole rinunciare a questo tipo di cibi, conviene aggiungere una piccola
quantità di sale cristallino fine, per ridurre l’aggressività del cloruro di sodio.
Come assumerla:
Prelevare un cucchiaino di soluzione idrosalina satura e metterlo in un
bicchiere. Riempire il bicchiere con acqua di buona qualità. Bere questa
preparazione a digiuno, appena alzati. In alternativa si può diluire un
cucchiaino di soluzione in mezzo litro o in un litro d’acqua e bere a piccoli
sorsi nel corso della giornata. In caso di reazione forte (nausea, diarrea) a
questa “cura” disintossicante, si può ridurre la quantità assunta fino a poche
gocce, a seconda della costituzione e della reattività individuale.
Per bambini e neonati bastano poche gocce, aggiunte all’acqua o alle
pietanze.
4.4 Inalazioni idrosaline
La concentrazione della soluzione da inalare deve essere almeno
dell’1%, che corrisponde a dieci grammi di sale per ogni litro d’acqua.
L’esperienza però ha dimostrato che, in caso di infezioni più radicate alle vie
respiratorie, i risultati migliori si ottengono aumentando la concentrazione fino
all’8%. E’ comunque necessario iniziare sempre con una soluzione all’1% e
aumentare la quantità di sale gradualmente.
Riempire una pentola con 1-2 litri d’acqua e lasciarla riscaldare finché
non inizia a fuoriuscirne vapore. Aggiungere all’acqua 10-20 grammi di sale
cristallino e, quando sarà completamente sciolto, posizionare il viso sopra la
pentola, coprendo il capo con un asciugamano grande. Inalare il vapore
idrosalino per 10-15 minuti. Terminata l’inalazione, gli organi respiratori
avranno bisogno di mezz’ora per legare le tossine accumulate al catarro e al
secreto con cui saranno poi espettorate.
A seconda della gravità della patologia è possibile ripetere questo
procedimento più volte al giorno, fino all’attenuazione dei sintomi.
4.5 Lavaggi e sciacqui idrosalini
Per il lavaggio del naso si usano degli appositi spruzzatori o irroratori
nasali, oppure ampolle nasali in vetro, spesso accompagnate da misurini per
il dosaggio del sale. Sono acquistabili in farmacia o nei negozi di articoli
sanitari.
Per il lavaggio del naso, per sciacqui alla mucosa della bocca e della
gola e per i gargarismi, si usa una soluzione idrosalina isotonica, cioe’ all’1%
circa, preparata sciogliendo completamente un grammo di sale in 100 ml di
acqua tiepida . Questa concentrazione corrisponde approssimativamente a
quella dei nostri liquidi corporei e quindi non provoca bruciore , come puo’
succedere con l’acqua dolce o l’acqua di mare.
Con la testa sopra il lavabo e tappando l’apertura superiore con l’indice,
inserire il beccuccio in modo da chiudere la narice. Tenere la bocca chiusa.
Muovere la testa leggermente in avanti e inclinarla verso il lato opposto a
quello dell’ampolla abbassando la narice rimasta aperta. Sollevare l’indice
dall’apertura per far entrare la soluzione nella narice e farla uscire dall’altra.
Ripetere questa procedura con l’altra narice, invertendo la posizione
dell’ampolla.
La soluzione idrosalina satura è ottima anche per lavare i denti e curare
le gengive sanguinanti.
4.6 Lavaggi oculari
In farmacia si trovano coppette in vetro appositamente previste per il
lavaggio agli occhi. Anche per questo tipo di trattamento si usa una soluzione
isotonica.
Prima del lavaggio oculare è necessario detergere accuratamente ciglia e
palpebre, eliminando ogni traccia di eventuale trucco.
Riempire la coppetta con la soluzione idrosalina e posizionarla
sull’occhio, premendola sul viso in modo da evitare la fuoriuscita del liquido.
Inclinare leggermente indietro la testa, in maniera che la soluzione possa
coprire l’intero occhio. Chiudere e aprire più volte l’occhio per bagnarlo
completamente. Tenere l’occhio aperto e farlo ruotare più volte.
Portare con sé una boccetta di soluzione da usare come collirio in caso
di necessità, è un’ottima abitudine.
4.7 Il bagno salino
L’osmosi è la proprietà più importante che il sale sviluppa quando entra
in contatto con la membrana delle cellule del corpo umano.
Per osmosi l’acqua presente nelle cellule e nei liquidi extracellulari scorrerà
verso la soluzione che ha la più alta concentrazione di sale. Se ingeriamo cibi
con una forte concentrazione di sale tenderemo a trattenere liquidi, se ci
immergeremo in acqua con una gradazione salina superiore a quella del
corpo umano, come l’acqua di mare, rilasceremo i liquidi in eccesso presenti
nei tessuti corporei, la pelle diverrà più tonica e i ristagni di liquidi sottocutanei
si ridurranno.
Il nostro corpo percepisce il bagno nella soluzione idrosalina come un
trattamento in grado di riequilibrare i punti bioenergeticamente deboli e di
riattivare il flusso della corrente corporea. Lo spettro di frequenza naturale
della soluzione mette in risonanza la funzionalità degli organi, stimolando il
meccanismo di spontanea autoregolazione del corpo e le capacità di
autoguarigione.
Col bagno salino facciamo il pieno di energia, ci depuriamo, e
disintossichiamo, abbassiamo l’acidità del corpo, assumiamo minerali in
forma ionica attraverso la pelle, stimoliamo le difese immunitarie, e ci
prendiamo cura della nostra pelle sollecitando la naturale rigenerazione
cellulare e riequilibrandone il pH. La pelle secca si reidrata, la pelle grassa si
normalizza.
La concentrazione della soluzione può essere aumentata gradualmente
dall’1% fino all’8%. Aumentando la concentrazione, aumenta l’effetto
purificante, ma il bagno diventa faticoso per il corpo.
Se si usa del sale naturale, si consiglia di non risciacquare la pelle e di
asciugarla con delicatezza, tamponando senza strofinare. Se invece si usa
del sale da bagno trattato chimicamente, sarà necessario risciacquare la
pelle per rimuoverne i residui. Per preparare questo tipo di bagno è tuttavia
consigliabile usare solo sale naturale non trattato e non aggiungere nessun
tipo di prodotti chimici.
Aggiungere il sale nella vasca riempita per un quarto di acqua bollente
e aspettare circa mezz’ora, finchè non si sarà sciolto, poi riempire la vasca .
L’acqua dovrà essere mantenuta a 36-37 gradi, poiché a questa temperatura
il corpo non dovrà consumare energia per compensare l’eventuale gradiente
differenziale fra la temperatura corporea e quella dell’acqua. Si osserverà
che, durante il bagno, l’acqua tenderà a mantenere la temperatura costante,
perchè la struttura della soluzione idrosalina cristallina salina è così forte da
imporre un certo ritmo alle molecole.
L’inalazione di acqua salina a quella gradazione durante il bagno ,
svolgerà una benefica funzione sulle mucose nasali che risulteranno idratate
e decongestionate, favorendo la fluidificazione del muco e la pulizia delle alte
vie respiratorie.
Se durante il bagno la temperatura e la concentrazione salina saranno
identiche a quelle del nostro corpo, durante il bagno raggiungeremo uno stato
paragonabile a quello che l’embrione vive nel liquido amniotico che lo avvolge
nella fase prenatale. I confini fra il nostro corpo e la soluzione idrosalina nella
quale ci troveremo, diventeranno fluidi .
Il bagno ha effetto benefico su varie patologie, ma è meno tollerato
dalle persone affette da problemi circolatori. Chi è soggetto a disturbi
cardiocircolatori deve assolutamente consultare il medico prima di fare il
bagno salino. Per la nostra sicurezza, durante il trattamento è indispensabile
la presenza di un’altra persona. Se il bagno completo risulta troppo faticoso,
possiamo limitarci a un bagno parziale o al pediluvio.
Il bagno dovrebbe avere una concentrazione minima dell’1%, cioè per
una vasca di 100 litri ci vorrà un chilo di sale, dovrà durare 15-30 minuti.
Al termine è consigliabile riposare per mezzora.
4.8 Il floatarium
Un’applicazione molto particolare della soluzione idrosalina satura è il
bagno nel cosiddetto “floatarium”, o vasca di galleggiamento. La permanenza
in una vasca di galleggiamento con la soluzione cristallina è un’esperienza
assolutamente unica, che ci scollega dallo spazio e dal tempo e ci regala
l’occasione di intraprendere un viaggio nel nostro intimo più profondo.
Già negli anni ’50, il noto ricercatore e neurofisiologo statunitense John
Lilly studiò gli effetti dello stato di sospensione sugli esseri umani.XV
In un primo tempo i risultati di queste indagini erano indirizzati all’agenzia
spaziale americana e servivano a trasmettere agli astronauti la sensazione di
assenza di gravità .
Sia i prototipi che i numerosi floataria attualmente usati negli U.S.A si basano
su una metodica comune : la persona galleggia in una specie di cisterna, in
una spaziosa vasca completamente chiusa e riempita con una soluzione
salina ad alta concentrazione.
Durante il galleggiamento, cioé durante la permanenza nel floatarium, la
persona fluttua nella soluzione salina completamente isolata dal mondo,
senza vedere, né sentire nulla.
La sostanza originariamente sciolta nella vasca di galleggiamento era il
solfato di magnesio. I risultati ottenuti in ambito biofisico con l’uso del sale
cristallino hanno messo in evidenza il vantaggio di sostituire il sale raffinato
con una soluzione assolutamente pura, contenente tutti gli elementi naturali
integri.
Immersi in questo ambiente entriamo in uno stato simile a quello
embrionale. In termini energetici, il nostro corpo è avvolto dallo spettro di
frequenza che corrisponde al suo stato originario.
XV ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012
Al di là delle ripercussioni del floatarium sulla coscienza (durante i 60 minuti
di permanenza nella vasca molti hanno la sensazione di uscire dal proprio
corpo), si avvertono effetti sensibili anche sul piano fisico.
I benefici che ne derivano per la salute sono di grande rilevanza.
Gli effetti di una permanenza nel floatarium a scopo terapeutico sono così
eclatanti, da essere sfruttati anche per altre finalità.
Molti campioni sportivi, prima delle gare si avvalgono dell’aumento delle
prestazioni fisiche indotto da questo trattamento. Il profondo rilassamento
riduce infatti i dolori muscolari, abbassando la produzione di acido lattico e
aumentando quella di beta-endorfine.
Nel floatarium i due emisferi cerebrali sono ugualmente attivi, perciò
artisti e persone che svolgono attività creative traggono vantaggio dagli
influssi benefici apportati al corpo e alla mente. Molti paragonano un’ora di
permanenza nel floatarium a una settimana di vacanza. I sintomi dello stress
scompaiono dal viso e il corpo si rilassa e si rigenera completamente.
La pressione arteriosa, alta o bassa, tende a normalizzarsi, i disturbi
reumatici diminuiscono, il sistema immunitario si rafforza, la produzione di
endorfine contribuisce al nostro benessere e la nostra “pila” si ricarica .
4.9 Le frizioni idrosaline
Le frizioni servono per curare le affezioni e le ferite della pelle, le
punture d’insetti, i dolori e le lesioni muscolari e articolari e per ristabilire il ph
fisiologico.
La concentrazione della soluzione dipende dall’entità del disturbo e
dall’eventuale presenza di lacerazioni ma, in generale, può essere aumentata
per i disturbi maggiormente radicati.
In presenza di ferite aperte la soluzione dev’essere al massimo dell’1%,
negli altri casi la concentrazione può essere aumentata fino all’8%.
Contusioni, distorsioni e gonfiori possono essere trattati con frizioni di
soluzione satura, cioè al 26%, indicata anche per le punture d’insetto e
l’erpes.
Basta semplicemente applicarla e lasciarla asciugare.
4.10 Impacchi idrosalini
Gli impacchi stimolano la disintossicazione e sono d’aiuto in caso di
ferite, problemi alle articolazioni e alla pelle.
Un toccasana per abbassare la febbre sono gli impacchi ai polpacci.Si
può usare la soluzione dall’1 al 10%. Il metodo più semplice è quello di
immergere un panno pulito di lino o cotone nella soluzione, strizzarlo e
applicarlo sulla zona da trattare e avvolgerlo con un asciugamano
A seconda del problema, si lascia in loco da 20 minuti a 2 ore, in certi
casi anche per tutta la notte.
Se applichiamo gli impacchi ai polpacci per abbassare la febbre,
usiamo la soluzione fredda e cambiamo l’impacco quando si riscalda. Usiamo
gli impacchi per la febbre molto alta. La febbre non va mai abbassata del
tutto, perchè questo ostacolerebbe l’attività del sistema immunitario. Gli
impacchi freddi ai polpacci sono utili anche in caso di congestione sanguigna
del capo (il viso è arrossato e caldissimo, mentre il resto del corpo è pallido e
freddo ) o di problemi di circolazione.
Gli impacchi caldi sono efficaci contro crampi, coliche, disturbi reumatici
cronici e infiammazioni localizzate.
4.11 Maglietta, calzini e guanti di sale
In caso di influenza, anche con febbre, per disintossicare il corpo e
attivare il metabolismo, un valido strumento è la maglietta di sale, che è
un’ottima alternativa al bagno salino. Immergere la maglietta in una soluzione
salina al 3% portata a temperatura corporea, strizzarla, indossarla e coprirsi
con un telo asciutto o altri indumenti. Tenerla per circa 90 minuti se si tratta di
combattere un’infezione, per tutta la notte se si desidera disintossicarsi.
Quando si toglie fare una doccia per eliminare il sudore.
Con lo stesso metodo della maglietta si possono usare i calzini di sale per
combattere i piedi freddi, l’insonnia, la gotta e per una disintossicazione
generale e i guanti di sale per disturbi reumatici o eczemi alle mani.
Si immergono in una soluzione al 3-5% portata a temperatura corporea,
si strizzano e si indossano, con sopra un altro paio di calzini o di guanti .
Lasciar agire i trattamenti da un’ora a tutta la notte.
4.12 Guaina di sale
Ottima per lenire i crampi addominali, i dolori al basso ventre e i dolori
mestruali. Immergere un telo di cotone o di lino in una soluzione salina tiepida
al 3%, strizzarlo, appoggiarlo sul ventre e avvolgere un asciugamano asciutto
attorno all’addome. Appoggiare una borsa dell’acqua calda sopra l’impacco e
tenerlo circa mezz’ora.
4.13 Compresse
Se abbiamo occhi stanchi, secchi, con borse e piccole rughe può
essere d’aiuto l’applicazione di compresse oculari.
Bagnare un batuffolo o di un dischetto di cotone in soluzione salina all’1%.
Porre le compresse sugli occhi per 20 minuti.
In caso di mal di testa o emicrania, applicare sulla fronte una
compressa di cotone bagnata con soluzione salina al 5% e sostituirla ogni 3-5
minuti.
4.14 Sale cristallino come pietra curativa
Dopo una giornata faticosa, concediamoci un trattamento con cristalli di
sale. In questo caso il sale non viene disciolto nell’acqua, ma usato come
pietra curativa solida, lasciando agire le informazioni e l’energia.
L’applicazione locale di cristalli di sale sulla pelle aiuta in caso di rigidità
e torpore, sciogliendo i blocchi energetici, favorendo un atteggiamento
positivo nei confronti della vita e mitigando spossatezza, apatia, paure,
malinconia e irrequietezza.
Scaldiamo i cristalli e passiamoli, soffermandoci qualche minuto, sulla
fronte, sullo sterno, sul plesso solare, sul pube e infine teniamoli alcuni minuti
sul palmo delle mani.
Sentiremo tornare l’energia e rivedremo il lato positivo della vita.
4.15 Ionizzatore di sale cristallino
Un innovativo apparecchio a ultrasuoni è in grado di stimolare non solo
l’acqua, ma anche la soluzione idrosalina così intensamente da spezzare i
legami di coesione delle molecole e separarne i cluster. Grazie a una precisa
frequenza oscillatoria, le molecole d’acqua che si stanno separando possono
vincolare a sé il sale in forma ionizzata. Senza riscaldare l’acqua, questo
processo genera una nebbia salina che riproduce un’atmosfera del tutto
analoga all’acqua di mare.
L’ambiente viene purificato per effetto dell’abbattimento delle particelle
di polvere con carica positiva e, nell’arco di due ore, nella stanza in cui
funziona lo ionizzatore si crea uno schema di frequenze neutro.
In aggiunta all’effetto ionizzante della soluzione salina, si creerà intorno
a noi uno schema di frequenze riequilibrante identico a quello che costituisce
il nostro corpo.
Il risultato complessivo sarà un rilassamento paragonabile a quello che
si prova nelle gallerie terapeutiche di sale. La nebbia salina che si forma è
idonea anche per inalazioni. A questo scopo sarà sufficiente fare funzionare
l’apparecchio per qualche ora nell’ambiente in cui intendiamo soggiornare.
Facciamo attenzione nell’acquisto perchè lo ionizzatore assomiglia
molto a un nebulizzatore d’acqua, ma è stato concepito con una frequenza
oscillatoria assolutamente diversa.
4.16 Lampade di salgemma cristallino
L’azione della lampada in salgemma è simile a quella dello ionizzatore ,
ma molto più limitata. Anzichè di una vera e propria ionizzazione naturale,
possiamo parlare di un effetto ionizzante. Tuttavia, la lampada in salgemma
apporta grandi benefici e non serve unicamente a migliorare il clima negli
ambienti chiusi.
Quando guardiamo la televisione o lavoriamo al computer, ci
esponiamo a un campo elettromagnetico di 100-160 Hz, a seconda del tipo di
apparecchio. La corrente del nostro cervello invece corrisponde pressapoco
alla frequenza della “risonanza Schuhmann”, che è di circa 8 Hz.
Davanti ad uno schermo, il corpo è inevitabilmente investito da
un’oscillazione venti volte più veloce di quella a cui è abituato. Le
conseguenze di questa esposizione sono nervosismo, insonnia e difficoltà di
concentrazione, oltre a un incremento di radicali liberi che sono ritenuti
responsabili dell’origine dei tumori.
4.17 L’effetto armonizzante della ionizzazione
Le lampade in salgemma generano ioni negativi che neutralizzano gli
ioni positivi in esubero presenti nell’ambiente. Riscaldandosi attirano l’umidità
ambientale sulla superficie del cristallo e, bagnandosi, creano un campo di
ioni. In questo modo rendono neutra l’aria con carica positiva negli ambienti
chiusi.
La colorazione del cristallo di sale dà inoltre un effetto terapeutico,
posizionabile nel campo alto delle nanomisure, 600-700 nanometri.
Queste frequenze sono in grado di riorganizzare le strutture delle cellule
cutanee e sono già sfruttate anche dalla medicina ufficiale, ad esempio nella
cura dei tumori della pelle.
Alcune ricerche eseguite su bambini iperattivi, affetti da disturbi della
concentrazione e del sonno, hanno dimostrato che i sintomi diminuiscono
visibilmente già dopo una settimana di esposizione alla lampada in salgemma
e si ripresentano quando la lampada non si usa più.XVI
Anche per le lampade è importante fare attenzione nell’acquisto. In
commercio esistono lampade costruite con sale di bassa qualità, non adatto a
fini terapeutici.
XVI ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI DI VITA
di Barbara Hendel e Peter Ferreira Macro Edizioni 2012

CAPITOLO QUINTO
II benessere dal nostro mare: prodotti della salina di Cervia
In un precedente capitolo ho parlato del fatto che, nonostante gli oceani
e i mari siano una fonte straordinaria di sale, il sale marino è poco utilizzabile
a causa dell’inquinamento ambientale.
In una città vicina a noi però, a Cervia, esiste da molti anni una salina,
in cui il rispetto per l’uomo e la natura consente la produzione di sale e
derivati, sicuri e a costo contenuto, cosa particolarmente apprezzabile in un
momento finanziariamente difficile come quello attuale.
L’incontro con Vittorio Ciocca, erborista e studioso dell’impiego del sale,
che svolge la sua attività nella zona di Cervia, mi ha consentito di accedere a
conoscenze teorico – pratiche sull’uso di prodotti derivati dal sale e di
trattamenti efficaci per il benessere e per la cura della persona.
Nonostante i trattamenti indicati nella parte seguente possano essere
praticati utilizzando anche altri tipi di sale e derivati, ho preferito includerli
nelle pratiche per le quali usare prodotti locali, facilmente reperibili, garantiti
dalla serietà di chi li produce e da un uso consolidato nel tempo.XVII
5.1 Il sale marino integrale
Il sale marino integrale è un sale che non subisce alcuna lavorazione e
conserva intatti tutti gli oligoelementi presenti nell’acqua di mare, come lo
iodio, il manganese, il rame, lo zinco, il ferro, il magnesio, il potassio, il calcio,
il bromo e, naturalmente, il cloruro di sodio che è il sale maggiormente
presente nell’organismo umano.
XVII I trattamenti descritti di seguito sono tratti dal manuale “Stare Bene con il Sale” diVittorio Ciocca , pubblicazione
realizzata dal Parco della Salina di Cervia S.r.l. Ed. gen 2010
5.2 Analisi media del sale marino di Cervia per 100 grammi
Cloruro di sodio g 97,50
Solfati mg 250,00
Calcio mg 60,00
Cloruro di magnesio mg 60,00
Cloruro di potassio mg 40,00
Iodio mg 0,20
Manganese mg 0,20
Zinco mg 0,15
Ferro mg 0,10
Rame mg 0,07
Il sale marino integrale è composto per almeno il 97% di Cloruro di
Sodio, NaCl, costituito da un atomo di sodio e da uno di cloro, in rapporto 1:1.
I sali disciolti nell’acqua di mare si misurano in gradi Baumè (abbr. Bè).
Mediamente in un litro d’acqua sono presenti circa 35 grammi di sali per litro ,
che misurati in gradi Bè corrispondono a 3,5 gradi , pari a 35 kg di sale per
metro cubo.
Nelle piscine termali la gradazione salina è circa 60 kg di sale per metro
cubo, nelle acque di Salsomaggiore arriva a 160 kg, nelle acque del Mar
Morto raggiunge 340 kg di sale per metro cubo.
5.3 L’acqua madre salina
Quando l’acqua di mare giunge per evaporazione alla concentrazione di
27° Bè, si ha la precipitazione del cloruro di sodio, questo processo prosegue
fino a 29° Bè .
Il liquido denso e oleoso che rimane al termine del processo di
produzione del sale marino integrale, viene chiamato acqua madre salina ed
è straordinariamente ricca di minerali e oligoelementi importantissimi, come il
bromo, il magnesio, lo iodio, il potassio, il sodio e il manganese.
Si presenta di un delicato colore rosato tendente al salmone, dato dalla
presenza dell’alga “dunaliella salina” che cresce spontanea ad altissime
concentrazioni saline, dove tutti gli altri microrganismi non sono più in grado
di sopravvivere e riprodursi.
Si tratta di un’alga laminaria unicellulare, dal tipico colore vermiglio,
ricchissima di betacarotene e altri carotenoidi , come il licopene e la luteina,
precursori della vitamina A, dalle straordinarie proprietà antiossidanti,
antiradicaliche e antinvecchiamento della pelle .
L’acqua madre salina viene classificata come salso-bromo-iodica ,
magnesiaca e altamente ipertonica. In base alle analisi batteriologiche risulta
esente da batteri patogeni e idonea per essere utilizzata per trattamenti
esterni.
5.4 L’argilla salina
Il fango che si estrae dalla salina di Cervia deriva dalla lenta
sedimentazione dei sali minerali e delle sostanze organiche dell’acqua
marina nell’argilla di cui è composto il fondale dei bacini e dei canali interni
della salina e rappresenta un raro esempio di “liman”, cioè fango di laguna
simile a quelli del Mar Morto.
Il limo fresco della salina di Cervia, che viene impiegato nei trattamenti
termali, è ricco di sostanze come il bromo, lo iodio, il magnesio, lo zolfo, oltre
al cloruro di sodio, ed è un prodotto pronto all’uso. Dopo l’estrazione viene
mescolato con l’acqua madre salina fino a formare un impasto omogeneo,
cremoso, grigio scuro lucente, e dall’odore caratteristico. Da questo fango si
ottiene per essicazione l’argilla salina che viene utilizzata per uso personale.
L’analisi chimica evidenzia, oltre alla presenza di sale, e degli elementi
contenuti nel limo, quella di silice, alluminio, ferro, calcio, potassio zinco,
rame e manganese.
La capacità di scambio viene indicata con la sigla CSC (capacità di
scambio cationico) o CSI (capacita’ di scambio ionico), seguita da un numero
e dall’unità di misura e indica la capacità da parte di un’argilla di scambiare
un certo numero di sostanze attive con i tessuti con i quali viene a contatto.
5.5 La stanza del sale
La stanza del sale della salina di Cervia è simile alla grotta in cui ho
avuto la mia prima esperienza con le cure saline.
Le pareti e il pavimento sono interamente ricoperti di pannelli di sale marino
integrale di Cervia, perciò vi si crea un particolare microclima marino
sovrasalato, con una presenza di ioni iodio e di altri oligoelementi in quantità
molto più elevata di quella che troviamo nell’aria che respiriamo
normalmente.
L’ambiente, arricchito da aerosol di acqua marina, è caratterizzato
dall’assoluta salubrità dell’aria, assicurata dalle proprietà antisettiche del sale,
che impediscono la sopravvivenza di agenti patogeni.
La temperatura, 24-27 gradi, la ventilazione, il tasso di umidità, l’aerosol
marino, le musiche che riproducono i suoni della natura, dell’acqua , il fruscio
del vento e della vegetazione creano le condizioni climatiche delle prime ore
del giorno, all’inizio dell’estate, in riva al mare, le più adatte per la salute
umana, per il relax e il recupero psicofisico.
5.6 Il lettino di sale caldo
Esistono vari modelli di lettini di sale, costruiti con diversi tipi di
materiale. In generale si tratta di vasche colme di sale. La parte sottostante
può essere costruita in pietra lavica e riscaldata a infrarossi , o in acciaio con
un circuito di riscaldamento ad acqua. Anche il sale può essere di vario tipo.
La persona si adagia su uno strato di sale e ne è anche ricoperta
interamente.
Gli effetti sono straordinari. Ne traggono beneficio le ossa, i muscoli, la
pelle e le vie respiratorie. Il trattamento sul letto di sale contrasta la
formazione della cellulite e favorisce il dimagrimento, stimolando il
metabolismo.
Luci colorate e musiche aggiunte all’ambiente in cui il letto è inserito
completano lo stato di benessere.
5.7 Bagno di vapore salino
Il bagno di vapore salino presenta proprie caratteristiche che lo
differenziano dal bagno turco, in primo luogo perchè viene effettuato con
acqua salina a 2 gradi Bè ed a una temperatura analoga a quella del corpo
umano, cioè 36° ed è finalizzato a idratare, decongestionare, e a svolgere
una delicata azione antisettica delle vie respiratorie.
Agisce inoltre sull’apparato cutaneo come dermopurificante e
riequilibrante e attiva il metabolismo corporeo.
5.8 Cuscini di sale
Il cuscino di sale rappresenta uno dei metodi più pratici per sfruttare
non solo le capacità osmotiche del sale, ma anche la sua capacità di
accumulare calore o refrigerio a seconda che sia stato riscaldato o
raffreddato. L’effetto, sia in un caso che nell’ altro, è sempre molto dolce e
prolungato.
Per l’uso a caldo, basterà inserire il cuscino nel forno (non a microonde)
a 80-90 gradi per 10-15 minuti, e poi appoggiarlo sulla parte da trattare.
Tenuto nel letto per tutta la notte, sulle parti affette da disturbi, o
semplicemente per scaldarsi, al mattino manterrà ancora un leggero tepore e
avrà dato sollievo a contratture, reumatismi, artrosi, dolori muscolari,
assorbendo l’umidità accumulata nei tessuti e nelle articolazioni e favorendo
l’irrorazione sanguigna.
Posizionato sul petto aiuta a fluidificare il catarro e calmare la tosse, sul
ventre mitiga coliche intestinali e dolori mestruali .
Per l’uso a freddo si inserirà il cuscino, avvolto da un sacchetto di
plastica, per evitare che assorba l’umidità, nel freezer, e si applicherà sulle
zone corporee infiammate o contuse.
5.9 Bendaggi
Il bendaggio consiste nell’impiego di fasce elastiche imbevute di acqua
madre ad altissima concentrazione salina, a cui possono essere aggiunte
piante officinali ed oli essenziali per la circolazione e la ritenzione, utilizzate
per avvolgere le parti del corpo, in particolare gli arti inferiori, interessate da
ritenzione di liquidi, edemi, cellulite, rilassamento dei tessuti, disturbi cutanei.
Normalmente la fascia va tenuta in posa dai 20 ai 30 minuti e i
trattamenti ripetuti 2-3 volte la settimana.
5.10 Salagioni
Le salagioni consistono in impacchi di sale, caldo o freddo a seconda
dei disturbi da trattare, applicati su varie parti del corpo, in particolare sugli
arti. Quando si trattano altre parti del corpo, per praticità si preferisce
utilizzare i cuscini di sale, caldi o freddi.
La salagione con sale marino integrale, tenuta in loco 20-30 minuti,
determina un rilevante effetto osmotico sugli edemi e sulla ritenzione idrica ed
una azione antiinfiammatoria e antidolorifica su contusioni, distorsioni,
gonfiori post traumatici, contratture, dolori muscolari, forme reumatiche, artriti
e artrosi. Le salagioni si effettuano inoltre nei disturbi cutanei, come psoriasi e
micosi, quando la cute non presenta lesioni aperte.
5.11 Fanghi salini
I fanghi salini vengono preparati usando l’argilla salina, particolarmente
ricca di sale marino integrale e solfati naturali.
Essiccata al sole e finemente polverizzata, unisce alle proprietà
antinfiammatorie dell’argilla quelle osmotiche e riequilibranti del sale e
l’azione dello zolfo, dermopurificante e desensibilizzante delle manifestazioni
allergiche.
L’argilla salina viene usata per preparare fanghi e maschere e
impiegata per bagni, sciacqui, semicupi e irrigazioni. Viene inoltre associata
ad erbe officinali ed oli essenziali , sia ad uso cosmetico che curativo.
La preparazione di un fango avviene normalmente aggiungendo acqua
calda o fredda fino alla formazione di una pasta morbida e cremosa da tenere
in loco fino a essicazione.
Per osmosi l’argilla assorbe dal corpo elevate quantità di tossine,
cedendo sostanze minerali rivitalizzanti ed energetiche.
5.12 Scrub salini
Per gli scrub salini si utilizza il sale marino integrale di grana medio-fine,
che alle proprietà osmotiche e riequilibranti unisce quelle dolcemente
leviganti dei cristalli di sale, producendo un effetto che favorisce il
rinnovamento dello strato corneo superficiale, lasciando la pelle
particolarmente morbida e vellutata.
Lo scopo di questi trattamenti è quello di favorire il rinnovamento
dell’epidermide. Accelerando l’eliminazione delle cellule morte, la pelle
diviene più ricettiva all’assorbimento delle sostanze curative e cosmetiche e
si favorisce l’abbronzatura.
5.13 Gel salini
Completamente naturali, sono ottenuti dall’acqua madre ad altissima
concentrazione salina. I gel salini, svolgono un’azione riequilibrante della
pelle e riducono ritenzione e gonfiori.
Associati ad erbe officinali ed oli essenziali vengono impiegati per
trattamenti anticellulite e drenanti, problemi cutanei, disturbi delle articolazioni
e nei postumi di traumi.
Si applicano sulla zona interessata e si lasciano assorbire.
5.14 La potenza della sinergia
Si possono potenziare gli effetti dei trattamementi a base di sale,
aggiungendo ai nostri bagni, fanghi, inalazioni o altre applicazioni, oli
essenziali o erbe officinali, mentre possiamo energizzare i nostri cosmetici
aggiungendo qualche goccia di soluzione idrosalina a tonici, detergenti,
creme, shampoo o altri prodotti.
CAPITOLO SESTO
Sapore di sale: il sale come alimento
Per quanto riguarda i tipi di sale da usare sui cibi, c’è solo l’imbarazzo della
scelta.
Sapori e colori deliziano non solo il palato, ma anche vista e olfatto.
6.1 Sale rosa dell’Himalaya
Il sale himalayano è considerato il più pregiato. Non è un comune sale
marino, ma una formazione cristallina che risale a moltissimi anni fa e che ha
una struttura particolare, dovuta alle pressioni cui è stato sottoposto. Il colore
rosato è dato dalla presenza di ferro.
Per il suo contenuto di minerali e oligoelementi è prezioso per ripristinare il
nostro equilibrio e rimuovere le scorie che accumuliamo anche assumendo
sali da cucina industriali e non crea ritenzione idrica. Il suo sapore è delicato,
con retrogusto dolce, perciò esalta quello dei cibi.
6.2 Sale blu di Persia
E’ un salgemma naturale che proviene dalle miniere di sale dell’Iran.
E’ molto raro e la sua colorazione è dovuta alla silvinite, minerale che
normalmente si presenta di colore giallo o rosa e solo in rarissimi casi prende
la tonalità blu. E’ caratterizzato da una decisa sapidità e da un retrogusto
leggermente speziato. E’ naturalmente ricco di potassio e cloro.
6.3 Sale rosso delle Hawaii
Alaea è il tradizionale sale da tavola hawaiano, che prende il nome da
un’argilla rossa di origine vulcanica. Durante l’evaporazione l’argilla
arricchisce il sale di ferro, che risulta presente cinque volte di più rispetto a
quello contenuto nel sale comune.
Ha una vivace sapidità e un retrogusto leggermente ferroso.
6.4 Sale grigio di Bretagna
Questo sale viene prodotto sulla costa atlantica francese, in costruzioni
d’argilla lungo le coste dell’oceano chiamate “labirinti”. Il colore è dovuto a
una particolare tipologia di argilla che, depositandosi sui fondali delle saline,
va a nutrire il sale e a donargli, assieme ai minerali, la caratteristica
colorazione grigiastra.
Rispetto al sale marino tradizionale, il sale grigio di Bretagna è più ricco di
sali minerali e più povero di sodio.
6.5 Sale nero di Cipro
Si tratta di un sale raccolto dalle acque dell’isola di Cipro. Viene
arricchito con carbone vegetale ottenuto dalla combustione delle cortecce di
legno dolce quali tiglio, betulla e salice, che gli conferiscono il tipico colore.
La sostanza ha un forte potere assorbente, che viene sfruttato nella cura di
malattie intestinali, intossicazioni e avvelenamento. L’aggiunta del carbone
vegetale al sale, gli conferisce un blando potere detossinante.
6.6 Sale affumicato della Danimarca
Questo sale, di provenienza nordica, subisce un’accurata affumicatura
con il sistema tradizionale tramandato dai vikinghi. Per questo trattamento
vengono usati legno di quercia, ginepro, ciliegio, faggio e olmo rosso.
Aggiunge un sapore particolarmente intenso ai nostri piatti.
6.7 Fior di sale o sale della Camargue
E’ un sale marino naturale al 100%, composto da cristalli salini che si
formano nelle piscine naturali non inquinate e che hanno la forma di un fiore .
Il più pregiato è il “ fleur de sel Guerande” dell’atlantico francese, chiamato “il
caviale del sale”, dal colore bianco candido, i cui cristalli vengono raccolti a
mano . Questo sale è iposodico e ha un alto contenuto di iodio. Il suo potere
salante è basso.
6.8 Sale verde delle Hawaii
Il sale verde delle Hawaii deve la sua colorazione all’estratto di foglie di
bamboo, pianta tipica del luogo, che viene aggiunto al sale al momento
dell’essiccazione. L’estratto di bamboo contiene amminoacidi e vitamine. Il
sale verde ha sapore speziato leggermente dolce.
6.9 Sale viola indiano – Kala Namak
Il sale viola, chiamato anche sanchal, è un sale fossile, particolare per il
colore e l’aroma. Il suo colore varia dal rosa intenso al viola. Si estrae dalle
miniere dell’India Centrale, ha basso tenore di sodio e un particolare gusto di
zolfo, grazie alla presenza di composti solforati. Il suo sapore richiama quello
delle uova sode, ma risulta comunque delicato, in grado di esaltare il sapore
dei cibi, sia salati che dolci.
6.10 Sale nero dell’isola di Molokai (Hawaii)
E’ un sale marino, come tutti i sali che provengono dalle Hawaii. E’ ricco
di sali minerali originati da lava vulcanica e di carbone attivo. E’ formato da
grani grossi e neri, dal sapore amaro con lieve nota affumicata.
6.11 Sale Murray River
Di consistenza delicata e sapore gradevole, il Murray River è il sale
rosa australiano in fiocchi. Viene estratto da un bacino sotterraneo
dall’omonimo fiume e si presenta con una grana fine e impalpabile.
6.12 Sale Maldon
Questo sale proviene dalla città inglese di Maldon.Si tratta di un sale
molto pregiato che si ottiene con una cristallizzazione brevettata, che gli
conferisce un aspetto piramidale, possibile grazie al clima asciutto della zona.
La particolare forma gli dona anche più sapore, a parità di quantità, rispetto
ad altri sali.
6.13 Sale Black velvet
E’ un sale oceanico al quale viene aggiunto del nero di seppia. Ha
intensa sapidità, con retrogusto dolciastro al sapore di seppia. Non contiene
additivi, antiagglomeranti, OGM.

CAPITOLO SETTIMO
Studio di dieci casi
7.1 Metodo
Ho chiesto a dieci persone, di provare l’assunzione della soluzione
idrosalina cristallina satura, cioè una soluzione di sale dell’Himalaya al 26 %
in acqua minerale di loro scelta.
Tre persone hanno accettato la prova ritenendo di poter ricevere benefici, le
altre lo hanno fatto, perchè hanno avuto fiducia, semplicemente.
Tutte hanno assunto, quotidianamente, un cucchiaino da caffé di soluzione
salina diluita in un bicchiere d’acqua la mattina, o in circa mezzo litro d’acqua
nel corso della giornata, per un periodo di tre mesi.
Nessuna ha cambiato alimentazione o stile di vita, né ha interrotto o sospeso
l’uso di farmaci nel periodo di assunzione della soluzione.
Ho chiesto loro di scrivere un elenco dei disturbi di quel momento e di tenere
un diario dove annotare le variazioni della loro condizione.
Le persone che hanno avuto risultati evidenti sono state quattro.
7.2 Primo caso
A.B. Signora di 61 anni.
Disturbi: obesità, stitichezza, difficoltà digestive, infiammazione alle
articolazioni e alle gengive, con frequente sanguinamento, forte ritenzione
idrica.
Dopo circa un mese ha interrotto l’assunzione della soluzione perchè,
secondo lei, non le dava nessun effetto.
L’ha ripresa dopo qualche giorno, perchè si è resa conto che i disturbi iniziali,
durante l’interruzione, erano peggiorati.
A distanza di tre mesi ha rilevato un netto miglioramento della
digestione e del transito intestinale, un benessere generale con scomparsa
delle infiammazioni articolari e alle gengive, che non sanguinano più. Inoltre i
tessuti corporei imbibiti d’acqua, hanno perso parte dei liquidi in eccesso e
hanno acquistato una maggiore tonicità, migliorando anche l’aspetto della
pelle.
7.3 Secondo caso
N.B Signora 42 anni.
Disturbi: sovrappeso, stitichezza, dolori articolari diffusi, soprattutto a schiena,
anche e ginocchia, che le impedivano di riposare la notte, poteva camminare
con grosse difficoltà, per non più di due ore.
Già dopo alcuni giorni ha avuto una notevole diminuzione dei dolori.
A tre mesi di distanza, i dolori della schiena, anche, ginocchia sono
spariti. Riesce a dormire tutta la notte nella posizione a pancia sotto, la sua
preferita, in cui non poteva più dormire da due anni, ha molta più resistenza
nel camminare. L’intestino ha ripreso a funzionare regolarmente e ha avuto
una diminuzione del peso corporeo.
7.4 Terzo caso
S.B. 40 anni.
Disturbi: da anni soffriva a causa della difficoltà del suo corpo di assimilare
magnesio, con tutti i disturbi correlati, tachicardia, crampi, dolori muscolari.
Soffriva inoltre di digestione lenta e stitichezza. Per la sua frequente carenza
di magnesio era costretta ad assumere integratori e a cambiarne spesso il
tipo, perchè il suo corpo si abituava facilmente e, dopo poco tempo non ne
avvertiva più l’effetto.
Da quando assume la soluzione salina, ha potuto smettere di usare
integratori, perchè ha risolto tutti i disturbi conseguenti alla carenza di
magnesio, inoltre l’intestino è diventato regolare e riesce a digerire cibi che in
precedenza le risultavano indigesti.
7.5 Quarto caso
T.B.63 anni
Disturbi: artrosi diffusa con crisi dolorose, soprattutto con clima umido e
ventoso. Episodi di stitichezza, difficoltà a controllare il desiderio di dolci.
Nei primi giorni c’è stato un aggravamento notevole dei dolori.
Dopo tre mesi circa i dolori sono scomparsi quasi del tutto, sono meno
collegati alle condizioni climatiche, l’intestino è abbastanza regolare, la pelle
e i tessuti corporei si sono tonificati. Riesce molto più facilmente a controllare
il desiderio di dolci.
7.6 Conclusioni
Oltre ai particolari risultati su quattro persone, sono stati ottenuti i seguenti
effetti:
nove persone su dieci hanno avuto un miglioramento nella funzionalità
intestinale, acquistando una regolarità quasi quotidiana.
Due persone che soffrivano di dolori articolari e muscolari diffusi, dopo un
mese circa hanno interrotto l’assunzione della soluzione salina, ritenendo che
non desse nessun beneficio. L’hanno ripresa, qualche giorno dopo, perchè i
dolori erano tornati all’intensità precedente e con l’assunzione successiva
hanno ricominciato a migliorare.
Dopo il periodo di prova di tre mesi, nessuna delle dieci persone del
test ha voluto interrompere l’uso della soluzione salina, anzi alcune hanno
coinvolto familiari e amici e attualmente, anche nella mia cerchia di amicizie,
molti hanno iniziato ad assumere la soluzione, ottenendone benefici non
sempre misurabili, ma percepibili come “sensazioni”.
I risultati ottenuti, anche se non documentati dettagliatamente,
dimostrano che l’uso della soluzione idrosalina può aiutare a ripristinare
l’energia perduta, a togliere l’infiammazione dovuta all’acidità dei tessuti,
dando nuova vitalità ai nostri organi e alle loro funzioni.
Oltre a continuare ad assumere la soluzione idrosalina, dopo il periodo
di prova, la maggioranza di queste persone ha sostituito il sale da cucina che
usava con quello dell’Himalaya, ritenendo opportuno eliminare del tutto il
“veleno bianco”.
E’ degno di nota il fatto che le persone dello studio hanno seguito
attentamente le istruzioni pratiche, ma nessuna ha stilato un elenco dei
disturbi e un diario sulle variazioni dei sintomi, cose che avevo raccomandato
di fare, perché mi servivano per la tesi. Probabilmente è per questo motivo
che, non avendo dati precisi da confrontare, qualcuno ha sospeso
temporaneamente l’assunzione della soluzione ritenendo di non aver ricevuto
effetti benefici.
Questa ricerca sui benefici del sale mi ha consentito di valutare quanto
può essere semplice ritrovare e mantenere salute e benessere. Siamo fatti
soprattutto di acqua e sale, due sostanze indispensabili alla vita, facilmente
reperibili e poco costose. Usandole insieme, quotidianamente, come un vero
alimento, possiamo rafforzare il nostro corpo, in modo che acquisti la
capacità di neutralizzare molti degli effetti nocivi degli inquinanti ambientali,
interni ed esterni, e di difenderci dalle malattie.
La gestione della salute è un fatto personale, nessuno deve sentirsi
costretto a scegliere uno stile di vita o un’alimentazione che non sente in
armonia col suo sè più profondo. Tuttavia sarei felice che queste informazioni
divenissero un incentivo a provare il sale, per mettere energia e armonia
all’interno del proprio corpo, sia dal punto di vista fisico che psichico, per
ritrovare il benessere e con esso la gioia di vivere.
Col dono della vita abbiamo ricevuto un corpo perfetto per viverla
intensamente, con amore e passione, perchè farlo soffrire inutilmente?

Un immenso grazie a tutte le persone meravigliose che, nel sentiero
della vita, e in questo percorso di studi, mi hanno aiutata a diventare la
persona che sono, coraggiosa e tenace, innamorata della vita e assetata di
conoscenza.
Sono grata di aver ricevuto in dono una conoscenza che va oltre ciò
che appare agli occhi, perché desidero essere una guida affidabile e un aiuto
rafforzante nei confronti di coloro che avranno fiducia in me come consulente
per la loro salute.
Ringrazio il Creatore dell’Universo per avermi concesso di contemplare
la Sua grandiosa potenza nel minuscolo CRISTALLO DELLA VITA.
Bibliografia:
Vittorio Ciocca “Stare Bene con il Sale” Manuale teorico pratico per i
trattamenti salini – Pubblicazione realizzata dal Parco della Salina di Cervia
S.r.l. Edizione gennaio 2010
Barbara Hendel – Peter Ferreira “ ACQUA & SALE INESAURIBILI FONTI
DI VITA” DUE DONI DELLA NATURA PER LA NOSTRA SALUTE Macro
Edizioni agosto 2012
Gabriele Zimmermann “IL POTERE CURATIVO DI ACQUA E SALE” Per
disintossicarsi, depurarsi, rigenerarsi con il più naturale degli elementi
Edizioni Il Punto d’Incontro dicembre 2009
“Svegliatevi” Edizioni Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
1974 e 1985
Siti Internet:
www.sapdisal.com
www.greenme.it
www.naturopataonline.org
www.ilsalerosa.com
www.mednat.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *